Gres Porcellanato: Cos'è, Differenze e Vantaggi

 
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Che cos'è il gres porcellanato?

Il gres porcellanato è una ceramica a pasta compatta, dura e colorata, caratterizzata da un'elevata resistenza e da un bassissimo assorbimento d'acqua. La sua compattezza deriva da un processo di cottura ad alte temperature (1200-1400 °C), che rende il materiale impermeabile e altamente resistente.

Grazie alla sua struttura vetrificata, il gres porcellanato offre un'eccezionale resistenza alla flessione e all'abrasione, rendendolo ideale per pavimenti e rivestimenti in ambienti sia interni che esterni.

Differenze tra ceramica e gres porcellanato

Esistono diversi tipi di materiali ceramici, come cotto, clinker, monocottura e bicottura, ognuno con caratteristiche specifiche. Tuttavia, il gres porcellanato si distingue per la sua durezza e resistenza. Secondo le norme UNI, viene definito gres porcellanato un materiale ceramico con un coefficiente di assorbimento dell'acqua inferiore allo 0,5% (EN 14411 B1a – ISO 13006).

Le principali differenze tra ceramica tradizionale e gres porcellanato includono:

  • Maggiore resistenza a urti, graffi e agenti chimici;

  • Struttura compatta e impermeabile, grazie alla cottura a temperature elevate;

  • Superficie idrorepellente e antigeliva, ideale per esterni e ambienti umidi;

  • Elevata resistenza all'usura, perfetta per pavimentazioni soggette a traffico intenso.

Vantaggi del Gres Porcellanato

Scegliere il gres porcellanato per pavimenti e rivestimenti offre numerosi benefici:

  • Resistenza agli urti e alle sollecitazioni;

  • Alta durabilità e resistenza all'usura;

  • Superficie antigraffio e antimacchia;

  • Impermeabilità e antigelività, ideale per ambienti esterni;

  • Resistenza agli agenti chimici, facilitando la manutenzione e la pulizia.

Grazie alla sua versatilità, il gres porcellanato rappresenta una soluzione ottimale per abitazioni, uffici, negozi e ambienti industriali, garantendo estetica, funzionalità e resistenza nel tempo.

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TIPOLOGIE GRES:

LEGGI QUI L'ARTICOLO: GRES PORCELLANATO EFFETTO PIETRA
LEGGI QUI L'ARTICOLO: GRES PORCELLANATO EFFETTO MARMO

LEGGI QUI L'ARTICOLO: GRES PORCELLANATO EFFETTO LEGNO 


Assorbimento acqua UNI EN ISO 10545-3
L’assorbimento è l’attitudine che ha il prodotto ceramico a lasciarsi penetrare dall’acqua. È facile comprendere come tale fenomeno sia di grande importanza per la determinazione delle caratteristiche e qualità meccaniche del prodotto. Per questo le norme europee CEN suddividono le piastrelle pressate secondo la percentuale d’assorbimento dividendole in cinque gruppi: ANNEX G, H, J, K, L.

Resistenza alla flessione UNI EN ISO 10545-4

La resistenza alla flessione è un valore limite di carico applicato su tre punti che la piastrella può sopportare senza arrivare a frattura. Il valore viene espresso in N/mm2 e la norma ISO 10545/4 stabilisce i valori minimi di accettabilità come segue:
  • BIb 35
  • BIIa 30
  • BIIb 18

Coefficiente di restituzione (COR) UNI EN ISO 10545-5

La prova fornisce una indicazione della resistenza all’urto delle piastrelle mediante il coefficiente di restituzione mediante la caduta di una biglia di acciaio da altezza prefissata e misurando l’altezza del rimbalzo. L’appendice P della norma 14411 fornisce un valore indicativo di 0,55 per piastrelle sottoposte a basse sollecitazioni ma non pone limiti da rispettare.

Resistenza all’abrasione profonda UNI EN ISO 10545-6 (piastrelle colorate in massa ovvero denominate ugl)

Metodo applicabile alle sole piastrelle di ceramica non smaltate. Il metodo di prova e l’espressione dei risultati sono uguali a quelli riportati nelle precedenti Norme Europee (EN 102). È stata apportata solo una modifica per quanto riguarda il materiale da usare per la calibrazione dello strumento. La procedura di taratura rimane invariata.

Resistenza all’abrasione UNI EN ISO 10545-7 (piastrelle smaltate ovvero denominate gl)

La resistenza all’abrasione è la capacità della superficie dello smalto di resistere all’azione di usura provocata dal camminamento o dallo sfregamento di corpi meccanici (carrelli, ecc.). Tale azione d’usura è strettamente collegata all’agente meccanico (suola di gomma, suola di cuoio, ecc.); al materiale d’apporto (acqua, sabbia, fango, ecc.) e all’intensità di traffico. Secondo la norma, le piastrelle vengono classificate secondo la loro destinazione d’uso in queste classi:
  • PEI I: Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico leggero e senza sporco abrasivo; es. bagnicamere da letto.
  • PEI II: Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico medio e ad azione abrasiva medio-bassa; es. studi, soggiorni.
  • PEI III: Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico medio forte con azione abrasiva media; es. ingressi, cucine di case private.
  • PEI IV: Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico intenso; es. ristoranti, uffici, negozi, uffici pubblici (ad esclusione dei pavimenti sottostanti casse e banchi di pubblici esercizi e passaggi ristretti obbligati).
  • PEI V: Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico particolarmente intenso.

Coefficiente di dilatazione termica lineare UNI EN ISO 10545-8

La prova fornisce il valore del coefficiente di dilatazione delle piastrelle di ceramica al variare della temperatura. Il coefficiente di dilatazione termica lineare è determinato nell’intervallo di temperatura fra quella ambiente e 100°C.

Resistenza allo sbalzo termico UNI EN ISO 10545-9

La resistenza allo sbalzo termico è la capacità della superficie dello smalto di non subire alterazioni visibili allo “shock” derivante dalla differenza di temperatura procurata con cicli successivi di immersione in acqua a temperatura ambiente a stazionamento in stufa a temperature maggiori di 105°C. Viene indicato se la piastrella resiste o meno.

Resistenza al gelo UNI EN ISO 10545-12

La resistenza al gelo è la caratteristica che devono possedere le piastrelle in presenza di acqua a temperature inferiori a 0°C, ovvero di non subire danneggiamenti per le tensioni legate all’aumento di volume dell’acqua per congelamento. Viene indicato se la piastrella resiste.

Resistenza chimica UNI EN ISO 10545-13

La resistenza chimica è la capacità dello smalto di tollerare a temperatura ambiente il contatto con sostanze chimiche (di uso domestico, macchianti, additivi per piscine, acidi e basi) senza subire alterazioni di aspetto.

Determinazione della resistenza alle macchie UNI EN ISO 10545-14

Metodo applicabile a tutte le superfici di esercizio delle piastrelle di ceramica per determinare la resistenza alle macchie. Ognuno degli agenti macchianti deve essere mantenuto per 24 ore su almeno 5 campioni di prova la cui superficie di esercizio è stata preventivamente pulita ed essiccata. La rimozione degli agenti macchianti avviene per fasi successive avvalendosi di diversi agenti pulitori e procedure di pulizia.
  • Classe 5: la macchia viene rimossa con acqua calda.
  • Classe 4: la macchia viene rimossa con agente pulitore commerciale debole.
  • Classe 3: la macchia viene rimossa con agente pulitore commerciale forte.
  • Classe 2: la macchia viene rimossa con solventi quali ad esempio l’acetone.

Cessione di piombo e cadmio UNI EN ISO 10545-15

La prova fornisce indicazione della quantità di piombo e cadmio ceduti dallo smalto delle piastrelle ceramiche. La prova viene eseguita esponendo la superficie della piastrella ad una soluzione di acido acetico.

Resistenza al fuoco

Il comportamento di un materiale che contribuisce con la propria decomposizione al fuoco a cui è sottoposto in condizioni determinate. (UNI CEI EN ISO 13943 : 2004). La reazione al fuoco di un materiale viene convenzionalmente espressa in classi. La ceramica è classificata in classe A1 (prodotti incombustibili).

Indicazione di resistenza allo scivolamento

Indice DIN 51130 “R” di resistenza allo scivolamento, in funzione dell’angolo di inclinazione con cui una persona fisica che cammina sul piano inclinato non è più in grado di mantenere l’equilibrio.
  • Coefficiente di attrito dinamico secondo la norma B.C.R.A. Rep. CEC/81
  • Coefficiente di attrito dinamico secondo standard ANSI A137.1-2012 (BOT3000).
  • Coefficiente di attrito secondo norma BS 7976-2:2002 (CEN/TS 16165, Annex C) Pendulum Friction Test.

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