PNRE e Direttiva Case Green: la grande trasformazione dell’edilizia italiana

 
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Il settore dell’edilizia si trova oggi di fronte a una delle più grandi trasformazioni degli ultimi decenni. Con l’approvazione della nuova Direttiva Case Green (EPBD – fase 4) e la nascita del PNRE – Piano Nazionale di Ristrutturazione Edilizia, si aprono scenari completamente nuovi per il futuro degli edifici, degli impianti e di chi lavora nella filiera tecnico-impiantistica.

Cos’è il PNRE e perché è così importante?
Il PNRE è il nuovo piano nazionale che ogni Stato membro dell’UE dovrà predisporre entro il 31 dicembre 2026 per guidare la riqualificazione energetica degli edifici nei prossimi 10 anni. Non si tratta di una misura estemporanea come il Superbonus, ma di un percorso strutturato, progressivo e obbligatorio, inserito nella strategia europea Fit for 55 per la riduzione delle emissioni climalteranti.
L’obiettivo è chiaro: rendere il parco edilizio europeo – e italiano – più efficiente, più sano e più sostenibile.

Obiettivi concreti della direttiva
Gli obiettivi fissati sono ambiziosi ma concreti:

  • Riduzione del 16% dei consumi energetici degli edifici entro il 2030
  • Riduzione del 22% entro il 2035
  • Obiettivo finale al 2050: decarbonizzazione completa del settore edilizio
Questi traguardi riguarderanno sia il comparto residenziale sia quello extra-residenziale (uffici, capannoni, scuole, ospedali ecc.), e saranno sostenuti da misure normative, tecniche e finanziarie.

Timeline e tappe fondamentali del PNRE
Ecco le principali scadenze previste dalla direttiva europea e recepite (o in via di recepimento) nel piano nazionale:
Data Evento chiave
01/01/2025 Stop agli incentivi per le caldaie a gas
29/05/2026 Predisposizione nuovo modello di APE
31/12/2026 Definizione della prima versione del PNRE. Obbligo installazione fotovoltaico su nuovi edifici dei settori extra-residenziale con sup. maggiore di 250 m²
01/01/2027 Introduzione di un coefficiente per valutare il potenziale di surriscaldamento globale dei materiali utilizzati nella costruzione (GWP)
31/12/2027 Obbligo installazione fotovoltaico su edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti sempre nel settore extra-residenziale
01/01/2028 Gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a zero emissioni
31/12/2029 Obbligo installazione fotovoltaico anche su nuove costruzioni residenziali. Obbligo installazione di sistemi BACS su edifici non residenziali
01/01/2030 Entro questa data, dovrà essere raggiunto il primo obiettivo di riqualificazione attraverso la ristrutturazione energetica di un segmento di edifici individuato dal PNRE pari al 15% degli edifici residenziali e 16% di quelli extra-residenziali
01/01/2035 La seconda versione del PNRE (preparata tra 2030 e 2031) individuerà una seconda fetta di edifici da riqualificare per arrivare alla nuova soglia
31/12/2040 Prevista l’eliminazione delle caldaie funzionanti a combustibili fossili entro questa data.
 

PNRE: cosa contiene e come cambierà il nostro modo di costruire e ristrutturare
Il PNRE italiano sarà molto più di un elenco di incentivi. Sarà un documento strategico, tecnico e operativo che conterrà:

1. Analisi dello stato attuale del patrimonio edilizio italiano
  • Anno di costruzione, tipologia di edifici, zona climatica, prestazione energetica
  • Solo il 18% degli edifici oggi ha un APE (Attestato di Prestazione Energetica)
  • Analisi reali e aggiornate per definire interventi mirati
2. Obiettivi di intervento
  • Riqualificare il 15% degli edifici residenziali e il 16% degli extra-residenziali entro il 2030
  • Coinvolgere 15 milioni di edifici residenziali e 2 milioni extra-residenziali
  • Priorità agli edifici energivori e alle famiglie vulnerabili
3. Strategia di interventi progressivi
  • Non interventi spot, ma piani personalizzati di riqualificazione per fasi
  • Introduzione del “Passaporto dell’edificio”: uno strumento digitale che guiderà i proprietari nella transizione energetica con interventi programmati
 
Focus sugli impianti: il cuore della trasformazione
Uno degli aspetti più innovativi del PNRE riguarda l’impiantistica. Si supera la logica del semplice cambio generatore (es. da caldaia a pompa di calore) per arrivare a un concetto molto più ampio:

Elementi chiave:
  • Obblighi di controllo, regolazione e bilanciamento degli impianti
  • Nuovi requisiti tecnici minimi: COP delle pompe di calore, efficienza dei sistemi ibridi, regolazioni automatiche
  • Estensione obbligatoria della qualità dell’aria indoor (IAQ) anche al residenziale
  • Obbligo di sistemi BACS (Building Automation and Control System) per tutti gli edifici non residenziali
 
Incentivi, finanziamenti e strumenti operativi
Il PNRE prevede un nuovo approccio alla sostenibilità economica degli interventi:
  • Fine degli incentivi a pioggia: i bonus saranno vincolati a risultati concreti (es. -60% consumo energia)
  • Introduzione del concetto di “costo ottimale” per ogni intervento
  • Incentivi mirati a:
    • Famiglie a basso reddito
    • Alloggi ERP
    • Ristrutturazioni profonde
  • In arrivo mutui green e Conto Termico 3.0 (attivo da settembre-ottobre 2025, previa pubblicazione del decreto)
 
GWP e materiali da costruzione: la nuova frontiera della sostenibilità
Dal 2027 entrerà in vigore l’obbligo di valutazione del GWP (Global Warming Potential) anche per i materiali da costruzione. Ciò implicherà:
  • Scelte più attente sui materiali in fase di progettazione
  • Possibile esclusione dal mercato di materiali troppo impattanti
  • Adozione di pratiche di “life-cycle assessment” su tutti gli edifici
 
Edifici a energia quasi zero e a emissioni zero: le nuove definizioni
Nel PNRE saranno formalizzate due tipologie di edifici:
  • NZEB (Nearly Zero Energy Building): fabbisogno energetico molto basso coperto da fonti rinnovabili
  • ZEB (Zero Emission Building): consumo quasi nullo e zero emissioni dirette in loco
Obblighi previsti:
  • 2028: obbligo ZEB per nuove costruzioni pubbliche
  • 2030: obbligo ZEB per tutte le nuove costruzioni
 
Nuove competenze e nuovi ruoli nella filiera
Il cambiamento coinvolgerà tutta la filiera edilizia e impiantistica:
  • Progettisti: dovranno saper interpretare le nuove logiche tecnico-normative
  • Installatori: competenze avanzate su impianti efficienti, digitalizzazione e IAQ
  • Manutentori: garantiranno performance nel tempo
  • Fornitori: saranno al centro della comunicazione tecnico-commerciale con i clienti
 
Conclusioni: PNRE è una rivoluzione (non solo tecnica)
Il PNRE è un cambio culturale, tecnico e normativo. Non si tratta di una nuova moda o di un bonus temporaneo, ma di un piano decennale europeo che avrà impatti su:
  • Mercato edilizio e impiantistico
  • Costruzione, progettazione e ristrutturazione
  • Competenza tecnica e digitale degli operatori
  • Vita quotidiana degli abitanti

È fondamentale iniziare da subito a prepararsi: le date sono vicine, i fondi ci sono, le opportunità anche. Chi sarà pronto, potrà guidare il cambiamento. Chi aspetterà, rischia di restare indietro.
 

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