L’obiettivo della presente guida è di fornire delle utili indicazioni operative sulle opportunità degli incentivi fiscali, in questa fase finale dell’anno 2024.
Al momento della pubblicazione della presente guida la Legge Finanziaria è in fase di elaborazione, ma sono già trapelate delle anticipazioni su diverse restrizioni che verranno messe in atto a partire dal 1° Gennaio 2025.
Per tale motivo, è opportuno consultare questa guida per esaminare le opportunità di questo rush finale, data l’alta possibilità che siano le ultime occasioni per far godere degli incentivi fiscali in modo così ampio.
INDICE DELLA GUIDA:
1. Le previsioni sulla finanziaria.
2. Le possibilità del rush finale 2024.
3. L’elenco degli interventi sino al 31/12/2024.
4. Attenzione alla fatturazione.
5. Le regole a cui stare attenti sugli incentivi.
Questa guida è a scopo informativo e ha l’obiettivo di offrire informazioni aggiuntive rispetto alla legislazione vigente, per consentire all’azienda installatrice un set informativo più completo.
Per tale motivo NON può essere sostitutiva delle valutazioni, analisi e scelte responsabili operate dall’azienda installatrice che deve sempre rifarsi al contesto legislativo vigente.
1 LE PREVISIONI SULLA FINANZIARIA
La Legge Finanziaria è in fase di elaborazione all’atto della pubblicazione di questa guida, ma alcune anticipazioni sono già trapelate. Certamente le ufficialità emergeranno solo in sede di votazione finale che, stando alle stime, dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno 2024.
In ogni caso, le anticipazioni permettono di agire sin d’ora con una discreta probabilità e fanno ipotizzare che gli incentivi fiscali verranno ridotti a partire dall’anno 2025, motivo per cui è utile essere informarti in anticipo di queste ultime opportunità, valutando quindi, nel dubbio, di sfruttarle al meglio.
Di seguito riepiloghiamo le attuali anticipazioni sulla finanziaria:
PRIMA ANTICIPAZIONE: Il Bonus Casa per la prima casa verrà mantenuto all’aliquota del 50% per l’anno 2025, ma scalerà al 36% nel biennio 2026-2027, per poi atterrare al 30% nel 2028.
SECONDA ANTICIPAZIONE: Il Bonus Casa per la seconda casa verrà abbassato all’aliquota del 36% fin dall’inizio dell’anno 2025, e poi scalerà ulteriormente al 30% nel triennio 2026-2028.
TERZA ANTICIPAZIONE: L’Eco Bonus per la prima casa verrà ridotto e uniformato ad un’unica aliquota del 50% per l’anno 2025, per poi scalare ulteriormente al 36% nel biennio 2026-2027.
QUARTA ANTICIPAZIONE: L’Eco Bonus per la seconda casa verrà ridotto e uniformato ad un’unica aliquota del 36% per l’anno 2025, per poi scalare ulteriormente al 30% nel biennio 2026-2027
QUINTA ANTICIPAZIONE: Rimossi gli incentivi per le caldaie alimentate a combustibili fossili. La Direttiva Case Green impone all’Italia di rimuovere gli incentivi per le caldaie alimentate a combustibili fossili, come il gas metano e il gasolio. Ci si attende quindi che la Finanziaria rimuova le caldaie da Bonus Casa ed Eco Bonus.
2 LE POSSIBILITA’ DEL RUSH FINALE 2024
È quindi utile informare i propri clienti diretti sulle opportunità valide fino al 31/12/2024. Sebbene opportunità non siano ancora ufficiali, sono altamente probabili: perciò, esiste un rischio significativo di perdere queste occasioni se non vengono sfruttate.
Potrebbe essere l’ultima occasione per godere degli incentivi Bonus Casa 50% o Eco Bonus 65% per le caldaie alimentate a combustibili fossili, come gas metano oppure gasolio. Ad oggi sembra che il blocco incentivi dal 2025 riguardi anche le caldaie hydrogen ready, mentre le tecnologie ibride dovrebbero godere degli incentivi.
I classici lavori di ristrutturazione edilizia che includono ad esempio le riqualificazioni degli impianti idrici o termici, possono godere sino al 31/12/2024 dell’aliquota di incentivo fiscale del 50% anche sulla seconda casa.
La pompa di calore possiede l’alta aliquota di incentivo del 65% sino al 31/12/2024 e dal 1° Gennaio dovrebbe scendere al 50%. Si palesa quindi come ultima opportunità per sfruttare al massimo questa percentuale. Seppur controversa, questa è l’indicazione fornita dall’attuale disegno di Legge.
3 L’ELENCO COMPLETO DEGLI INTERVENTI VALIDI SINO AL 31/12/2024
Di seguito è presente l’elenco completo degli interventi operabili con il servizio Detrazione Tutelata. Questi interventi permettono di godere degli incentivi ancora attualmente disponibili e validi sino al 31/12/2024. Elenco degli interventi validi sino al 31/12/2024:
Tutti e 25 gli interventi elencati sono coinvolti dalle future limitazioni, in quanto le restrizioni riguardano:
▪ Eliminazione dell’incentivo. (DT01-DT02-DT03-DT04-DT05)
▪ Riduzione dell’aliquota Eco Bonus dal 65% al 50%. (DT07-DT08-DT09-DT10-DT11-DT12-DT16-DT17-DT25)
▪ Riduzione dell’aliquota Bonus Casa dal 50% al 36% su seconda casa nell’anno 2025. (DT06-DT13-DT18-DT19-DT20-DT21-DT22-DT23)
▪ Riduzione dell’aliquota Eco Bonus dal 50% al 36% su seconda casa nell’anno 2025. (DT07-DT08-DT09-DT10-DT11-DT12-DT14-DT15-DT16-DT17-DT25)
4 ATTENZIONE ALLA FATTURAZIONE
L’elenco completo di queste regole è presente nel prossimo capitolo, mentre in questo ci concentriamo su un aspetto molto specifico ed estremamente importante. Tale aspetto consiste nel gestire adeguatamente la fatturazione, onde evitare di far perdere l’opportunità degli incentivi 2024.
Le casistiche sono sostanzialmente due, e riguardano sempre la categoria persona fisica oppure persona giuridica.
SE rientrate nella categoria PERSONA FISICA, è necessario pagare le spese entro il 31/12/2024. In questo modo, le spese rientreranno nella regolamentazione del 2024 e potrete sfruttare appieno le agevolazioni, portando in detrazione l’incentivo per i prossimi dieci anni.
Serve quindi rispettare questi tre passi:
1. Iniziare i lavori nell’anno 2024.
2. Ricevete la fattura nel 2024 ed effettuate il pagamento entro il 31/12/2024. (Nel caso di importo diviso tra acconto e saldo, anche il saldo deve essere versato entro il 31/12/2024)
3. Se necessario, far concludere i lavori anche dopo il 31/12/2024.
SE, invece, rientrate nella categoria PERSONA GIURIDICA, è necessario applicare il principio di competenza, ovvero effettuare i lavori entro il 31/12/2024. In questo modo, le spese rientreranno nella regolamentazione del 2024 e potrete sfruttare appieno le agevolazioni, portando in detrazione l’incentivo per i prossimi dieci anni.
Serve quindi rispettare questi tre passi:
1. Iniziare i lavori nell’anno 2024.
2. Far concludere i lavori entro il 31/12/2024 ed effettuare la totalità delle fatture entro tale data.
3. Se necessario, far ottenere il pagamento anche dopo il 31/12/2024.
5 LE REGOLE A CUI FARE ATTENZIONE SUGLI INCENTIVI
Gestire gli incentivi degli impianti diventa sempre più articolato, ed occorre rispettare una serie di regole, utili a non far perdere i diritti, soprattutto in caso di controlli.
Di seguito vi elenchiamo le principali regole 2024:
▪ Soggetto beneficiario: verifica dei diritti e dei requisiti. Le regole degli incentivi Bonus Casa ed Eco Bonus specificano chi sono i soggetti beneficiari, sia nel perimetro dei possessori degli immobili che degli affittuari. Occorre quindi verificare in prima battuta se il soggetto è pieno beneficiario dei diritti, oltre al possesso dei relativi requisiti.
▪ Catasto: verifica dei requisiti catastali. Per poter far godere degli incentivi fiscali occorre che gli immobili coinvolti dall’intervento siano in possesso di specifici requisiti catastali. Occorre quindi effettuare una verifica di dettaglio.
▪ Intervento: verifica dei requisiti tecnici e normativi. Occorre verificare i requisiti così come indicati dallo specifico Decreto Eco Bonus e dalle norme di riferimento. Occorre perciò verificare i requisiti tecnici delle apparecchiature (ad esempio COP delle pompe di calore), e degli impianti (ad esempio obblighi sulle valvole termostatiche), oltre agli obblighi normativi e documentali.
▪ Importi: verifica di prezzi, iva e fatture. Occorre verificare i prezzi indicati nelle fatture, come da regole imposte dal Prezzario Mite e dai successivi aggiornamenti occorsi. Occorre essere certi della corretta applicazione dell’iva in relazione ai beni, anche significativi, esposti in fattura.
▪ Pagamento: verifica dei paganti e dei bonifici. Occorre verificare che il pagante sia il corretto soggetto collegato agli incentivi e le modalità con cui effettuare i bonifici devono rispettare le ultime regolamentazioni.
▪ Enea: correttezza dati e trasmissione. Per gli interventi previsti serve raccogliere in modo preciso i dati relativi all’intervento richiesti dall’ente Enea e poi provvedere, entro i tempi dettati dalla legge, alla relativa trasmissione obbligatoria. È molto utile, oltre che tutelante, consegnare al cliente diretto un plico, al termine dei lavori, che attesti il pieno rispetto delle regole sugli incentivi, oltre agli ulteriori atti normativi, come ad esempio la dichiarazione di conformità.
Anche l’azienda installatrice è utile che operi con questo standard, difatti oltre ad esprimere la propria professionalità, si tratta di una forma di piena tutela, difatti così facendo:
➢ L’azienda installatrice dimostra di aver ottemperato a tutti gli aspetti di legge dovuti e il tutto viene attestato dalla presenza di documenti che lo dimostrano.
➢ Il cliente finale ha una documentazione realmente completa che può perciò esibire in caso di controlli, anche semplicemente formali.
ATTENZIONE: considerando il poco tempo, vi consigliamo di muovervi per tempo per non perdere le ultime possibilità di Bonus.
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